L'integrazione tra scienza e tecnologia caratterizza in modo specifico
le nuove professionalità di livello medio-alto che si stanno affermando
nel quadro di un intreccio crescente tra le attività produttive
ed i servizi del terziario avanzato. Infatti il superamento delle tradizionali
barriere tra "sapere" e "saper fare", che è l'elemento più
innovativo, si fonda proprio sullo studio di strutture logico/formali,
sull'attività di matematizzazione, aull'analisi di sistemi e di
modelli, sull'approfondimento di concetti, principi e teorie scientifiche
e sulla conoscenza di processi tecnologici.
ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO
In modo del tutto simile all'indirizzo industriale, anche quello scientifico-tecnologico
si articola in un biennio propedeutico, che ha notevoli somiglianze con
altri bienni previsti dalla riforma "Brocca", e in un triennio che caratterizza
fortemente l'indirizzo.
Nel biennio gli aspetti innovativi sono costituiti da:
la presenza della materia di DIRITTO ed ECONOMIA, che assorbe i contenuti
di Educazione Civica, altrove inseriti nell'insegnamento di storia, e fornisce
in più i primi elementi per comprendere le regole del mercato e
del mondo del lavoro.
l'articolazione dell'insegnamento di scienze maturali su due anni: SCIENZE
DELLA TERRA in prima e BIOLOGIA in seconda.
l'aspetto introduttivo dell'isegnamento di FISICA/CHIMICA, discipline che
vengono poi sviluppate al triennio quando gli allievi posseggono capacità
più adeguate di astrazione, per comprenderne appieno i modelli.
il collegamento più stretto tra il DISEGNO, disciplina dello sviluppo
di un progetto, e la TECNOLOGIA, disciplina della sua realizzazione con
diversi supporti tecnici.
Come si può vedere, ci sono strette parentele anche con l'attuale
biennio industriale, il che dà fondamento alla già vista
possibilità di passaggi dal biennio dell'indirizzo industriale e
viceversa, previo esame integrativo su di un numero abbastanza esiguo di
materie.
Nel triennio, sul versante scientifico viene evedenziato l'apporto
delle tecnologie nel passagio dal progetto ideativo al sistema operativo
e produttivo, il ruolo della tecnologia come mediazione concreta fra scienza
e vita quotidiana, la funzione delle tecnologie informatiche nella prospettiva
di una possibile unificazione dei saperi, quanto meno sul piano operativo,
pragmatico, applicativo.
Sul versante tecnologico viene costantemente richiamata la necessità
di una conoscenza riflessa e consapevole del perchè., del senso
della progettualità fondata sulle conoscenze teoriche, la consapevolezza
delle ragioni, cioè dei fini del fare, del costruire, del modificare.
L'attività svolta in laboratorio favorisce l'analisi
critica del contesto fenomenico considerato, la riflessione metodologica
sulle procedure sperimentali, la ricerca di strategie euristiche, la valutazione
delle tecniche e delle tecnologie utilizzate, l'analisi delle strutture
logiche coinvolte e dei modelli utilizzati, l'apporto dei vari linguaggi
(storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali).
D'altra parte anche l'area delle discipline umanistiche è
adeguamente ampia e articolata, allo scopo di assicurare l'aquisizione
di basi e strumenti essenziali per raggiungere una visione complessiva
delle realtà storiche e delle espressioni culturali delle società
umane.
Come si sta sperimentando anche in altri progetti assistiti del M.P.I.,
al quinto anno può essere evidenziata un'area di lavoro multidisciplinare,
affidata alla progettazione coordinata dei docenti di più materie,
per lo studio di problemi rilevanti scelti di comune accordo. Ciò
al fine di facilitare la diffusione di un metodo didattico per situazioni
e per problemi, rafforzare la consapevolezza epistemologica sui vari ambiti
professionali, far acquisire una migliore visione storico-critica delle
scienze nel loro sviluppo, sperimentare una pratica metodologica interdisciplinare
nell'attività conoscitiva.
PROFILO DEL DIPLOMATO
La preparazione conseguita in questo indirizzo si caratterizza:
per il ruolo fondamentale che in essa assumono le discipline scientifiche
specificatamente nell'assicurare la consapevolezza del carattere culturale
della tecnologia (e questo è uno dei principali aspetti innovativi
rispetto al Liceo Scientifico tradizionale) intesa come processo e analisi
dei processi.
per la capacità delle discipline scientifiche di offrire strumenti
per l'analisi critica del reale e una consapevole interazione con esso.
per le scelte autonome di lavoro e di studio che sono consentite al termine
del quinquienno. Il grado di preparazione che questo indirizzo ipotizza
è tale da corrispondere in maniera significativa ad esigenze sia
del sentire comune, in primo luogo dei giovani, sia della produzione più
avanzata, sia della ricerca, coerenremente con l'intero progetto educativo
della nuova scuola secondaria superiore.
Il titolo rilasciato corrisponde a quello di MATURITA' SCIENTIFICA.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Come già anticipato l'indirizzo scientifico-tecnologico è
un percorso formativo studiato appositamente per l'accesso alle facoltà
scientifiche (Matematica, Fisica, Chimica, Scienze, Biologia, Farmacia)
e alla facoltà di ingegneria nelle sue diverse specializzazioni
(del territorio, meccanica, elettronica, informatica, ecc.).
Per un ingresso, invece, nel mercato del lavoro, subito dopo la maturità,
il diplomato dell'indirizzo scientifico-tecnologico ha una preparazione
di base aperta ai più diversi settori, ma la sua professionalità
deve essere ancora sviluppata con dei seri corsi di formazione post-diploma.
Anche i corsi di diploma universitario (le cosidette "lauree brevi")
sono una prospettiva interessante per chi volesse affrettare l'ingresso
sul mercato del lavoro, anticipando la sua preparazione sul versante professionale.